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Orchestrabile è un’ orchestra giovanile formata quasi interamente da ragazzi che, raggiunta una buona padronanza dello strumento, hanno voglia di condividere le emozioni della musica e mettersi in gioco partecipando attivamente e positivamente al progetto.

Ciascuna sezione è appoggiata da un diplomato che, forte della propria esperienza e della propria maturità musicale, indirizza e stimola i ragazzi verso una crescita musicale e non solo.

La sinergia che si viene quindi a creare, nel felice incontro tra l’entusiasmo e l’esperienza, determina un ambiente unico, rafforzato anche dal fatto che spesso i“tutors” hanno solo pochi anni in più dei loro colleghi, che non è paragonabile né alle orchestre professionali né ad esperienze semplicemente amatoriali.

In Italia l’offerta musicale si è progressivamente polarizzata verso gli estremi; da un lato abbiamo prestigiosissime stagioni – sinfoniche o cameristiche – che sono appannaggio esclusivo di pochi nomi, dall’altro lato invece abbiamo tanti giovani che studiano quest’arte meravigliosa e che, al termine o nel corso della loro formazione, fanno fatica a trovare contesti positivi dove suonare. Orchestrabile si inserisce proprio in questo divario e per questo costituisce, in Italia, un’esperienza estremamente rara.

Proprio il fatto di esser un “ponte” situato all’incrocio tra diverse generazioni e diverse competenze ci porta ad affrontare un repertorio piuttosto vario, che a sua volta può trovare la propria collocazione in contesti anche lontani dall’abituale sala da concerto.

Al momento ci stiamo concentrando su tre progetti musicali differenti: uno dedicato alle musiche tratte dalle colonne sonore cinematografiche più celebri, un altro invece ci porta ad affrontare un programma con influenze varie, che spazia dal Jazz alla musica d’autore dell’America latina, infine stiamo studiando la Suite Op.71a di Pëtr Il’ič Čajkovskij tratta dal balletto “lo Schiaccianoci”, lavoro che forse ci avvicina di più ad un’ orchestra “tradizionale” ma che viene affrontato con un entusiasmo e una determinazione inconsueta.

L’orchestra conta all’incirca una trentina di elementi divisi tra violino, viola, violoncello, chitarra, clarinetti (bassi ed in si bemolle), fagotto, flauti, percussioni e pianoforte: anche dalla presenza di strumenti meno convenzionali nelle disponibilità del nostro organico si intuisce come la nostra volontà di far musica sia trasversale ed integrante. Attualmente l’orchestra ha diversi progetti in cantiere che spaziano da concerti didattici nelle scuole, ad appuntamenti concertistici tradizionali, che per la prima volta forse ci porteranno a varcare i confini italiani per portare la nostra musica a Chambery, in Francia.